Elizabeth Blackwell

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Quando si laureò al Geneva Medical College di New York nel 1849, divenne la prima donna medico negli Stati Uniti.

Non era nelle sue intenzioni abbracciare la carriera medica, ma pensò fosse una buona ragione il fatto che il titolo fosse precluso a quel tempo alle donne.

San Bernardo da Mentone

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 Nominato nel 1923 da papa Pio XI santo Patrono degli alpinisti e del soccorso medico in montagna lega indissolubilmente il suo nome oltre che al famoso valico alpino anche a quella razza canina così utile nei soccorsi.

Nasce nell’alta Savoia da nobile famiglia ed entra nell’ordine degli Agostiniani diventando Vicario Generale della Diocesi di Aosta. Avendo a cuore la sorte dei viaggiatori che a quel tempo incontravano grosse difficoltà nell’attraversare gli impervi valichi alpini, fa edificare due ostelli in cui trovare ricovero.

In questa emissione pro Croce Rossa del principato monegasco lo vediamo raffigurato mentre offre il suo soccorso ad un viandante sperduto tra la neve coadiuvato dal fido sanbernardo provvisto di borraccia.

Ignaz Philipp Semmelweiss

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(1818-1865)

intuisce che la causa della febbre puerperale, che nel suo ospedale causava la morte di tante donne, erano gli stessi medici e le loro scarse norme igieniche.

Ordinò quindi l’accurato lavaggio delle mani con soluzione disinfettante a base di cloruro di calcio comportando una drastica riduzione dei decessi.

Osteggiato da tutti cadde in depressione e finì i suoi giorni in manicomio

Oscar Minkowski

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(1858-1931)

 chirurgo di origine lituana  . Insieme con il collega Joseph von Mering provarono il ruolo chiave che il pancreas svolge nel decorso della patologia del diabete.

Il papiro di Ebers

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Le fonti principali della nostre conoscenze sull’antico popolo egizio si basano sui trattati giunti sino a noi su fogli di papiro. Tra i più noti e studiati ricordiamo quello che va sotto il nome di “papiro di Ebers” dal nome del suo scopritore, George Ebers (1837-1898) che lo acquistò a Tebe nel 1874; attualmente è conservato pressa la biblioteca dell’Università di Lipsia.

Gerty Radnitz-Cori

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Prima donna a ricevere il Nobel in Medicina nel 1947, era nata a Praga e lì sui banchi della locale Ferdinand Universitat conosce e poi sposa Carl Ferdinand Cori, con il quale condividerà la vita e gli studi che li porteranno insieme a ricevere l’ambito riconoscimento.

Nel 1922 gli eventi li portano oltre atlantico e negli U.S.A. portano avanti le loro ricerche sul metabolismo del glucosio. Il giorno della cerimonia nessuno si accorse che quella donna così vivace e radiosa era malata; affetta da mielosclerosi muore il 26 ottobre del 1957.

Alexis Carrel

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Pioniere nel campo delle tecniche di trapianto fu insignito del Nobel nel 1919.

A lui dobbiamo il primo trapianto di reni su animale ma soprattutto la tecnica rivoluzionaria di sutura per collegare i vasi sanguigni.

Grande amico del celebre trasvolatore Lindbergh, insieme realizzarono il primo modello di pompa a perfusione, grazie alla quale fu possibile mantenere le funzioni vitali dell’organo una volta espiantato.

Imhotep

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Il suo nome significa “colui che viene in pace” e svolse funzioni di sacerdote e medico presso la corte del Faraone. Di lui si ricordano anche alcune opere architettoniche e alcuni trattati di astrologia; gli si attribuisce la costruzione della piramide a gradoni di Djoser presso Saqqara.

Nei papiri si riconducono a lui diverse terminologie anatomiche e la descrizione di molte malattie. C’è traccia di una scuola di medicina da lui fondata a Memphis,ben 2200 anni prima della nascita di Ippocrate.

La visita del malato, la relativa diagnosi e la successiva prescrizione erano spesso precedute da preghiere ed invocazioni; la preparazione dei “farmaci” veniva accompagnata da formula magiche che a volte venivano fatte recitare dagli stessi pazienti.

San Basilio

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Con un francobollo che raffigura un particolare di un bel mosaico bizantino, la Grecia nel 1959 ricorda san Basilio il grande. Nato in Cappadocia perfeziona i suoi studi medici a Costantinopoli e successivamente ad Atene. Dopo lungo peregrinare e osservando in ogni luogo una stretta vita monastica, ritorna in Asia Minore, dove fonda una comunità religiosa presso Annesi, sulle rive del fiume Iris.

Nell’ottica di valorizzare gli aspetti sociali della religione, in qualità di vescovo di Cesarea, sua città natale, fa costruire la “Basiliade”, che potremmo definire una “città-ospedale”, un imponente complesso architettonico formato da botteghe artigiane, scuole industriali, ospedali, case per medici ed infermieri, alloggi per poveri e ostelli per i viaggiatori.