Il dramma di Psiche

psiche

Il mito vuole la giovinetta, che Apuleio nella sua favola descrive come fanciulla di rara bellezza, priva di pretendenti e il padre, su consiglio del solito oracolo, la porta su un monte dove un mostro sarebbe venuta a prenderla. Rapita, viene trasportata in un meraviglioso palazzo, dove ogni notte viene visitata dallo sposo misterioso, che però le proibisce di guardarlo in faccia.
Ma come sappiamo “la curiosità è donna” e Psiche cade in tentazione; volendo conoscere le fattezze del suo sposo, ne rischiara il volto con una lampada ad olio mentre giace addormentato al suo fianco; ma facendo inavvertitamente cadere una goccia di olio bollente sul braccio del suo amato lo sveglia e costui, che altri non è che il Dio Eros, Cupido per i romani, la scaccia e solo la successiva intercessione di Giove potrà calmare le ire del Dio.

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