Notopfer 2

Si trova spesso su buste viaggiate in Germania subito dopo il conflitto mondiale questo piccolo francobollo blu.

notopfer

Traduciamo quanto scritto sopra come
Emergenza per le vittime / 2 Berlin / Segnatasse
Alla fine della guerra la Germania fu divisa in quattro zone : americana, francese, inglese e russa. Sebbene Berlino si trovasse in zona russa, fu divisa a sua volta in quattro zone. Il 24 giugno 1948 i Russi bloccarono l’accesso via terra a Berlino e gli alleati dovettero ricorrere alle vie aeree. Il blocco cessò il 4 maggio 1949, ma il corridoio aereo rimase aperto fino al 30 settembre.I Notopfer furono utilizzati nella zona americana e inglese ad iniziare dal 1 dicembre 1948. Viene considerato un francobollo per tasse ed il suo utilizzo era obbligatorio su tutta la posta in partenza dalla Bizone per altre destinazioni nella Germania Ovest. Era necessario un solo francobollo e la sua mancanza comportava il ritorno a mittente. Il ricavato della vendita servì per la ricostruzione di Berlino Ovest.

Quando le regole erano diverse

Ultimamente anche le Poste degli Stati Uniti hanno deciso di eliminare la regola per cui sui francobolli non potrebbero esssere ritratti persone famose viventi; finora la regola generale dell’UPU stabiliva di attendere almeno cinque anni dalla loro scomparsa.

Perjeanne

Ma nel 1938 le Poste Francesi emettono questo francobollo per commemorare la nascita di Dom Perignon,ideatore del metodo champenoise per la produzione dello Champagne.

Raffigurata è l’artista Janny Perjeanne (1882-1965) che aveva 56 anno al tempo dell’emissione.

Errori nei francobolli : il metronomo

Spesso troviamo errori clamorosi sui francobolli. Come in questa emissione della Francia che ricorda il clavicembalista, organista e compositore 

couperin

Francois Couperin (1668-1733)

Il metronomo, strumento usato in musica per misurare il tempo o la scansione ritmica, disegnato in vignetta sopra la cifra 3, non era ancora stato inventato all’epoca del musicista. Il suo inventore, Dietrich Nikolaus Winkel, lo brevettò infatti, nella forma definitiva illustrata, nel 1812, circa 80 anni dopo la morte di Couperin.

La terza età

Il termine “terza età” è piuttosto moderno perchè i Greci dell’era classica, in accordo agli elementi, alle qualità e agli umori consideravano la vita dell’uomo divisa in quattro periodi ( infanzia, adolescenza, età adulta, senilità ). Nella sua breve storia postale ( 1920-1939 ) la città libera di Danzica ha emesso nel 1923 due valori ( Scott B4,B5 ) che rappresentano uno dei primi riferimenti filatelici rivolto al problema degli anziani.

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L’immagine è quella di un vecchio con bastone, abbastanza familiare all’iconografia di questa età. Tuttavia il francobollo esprime, meglio di tanti altri, il senso di solitudine del vecchio sullo sfondo di una città quasi spettrale.

Uno sfortunato precursore

Non sempre un’idea, anche se eccellente, viene accettata.

E’ questo il caso di Ferdinando Palasciano, chirurgo militare nell’esercito borbonico, nato a Capua nel 1815 e morto a Napoli nel 1891.

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Fu professore ordinario di Clinica Chirurgica presso l’Università di Napoli, poi deputato e successivamente senatore del Parlamento.
Ma noi lo vogliamo ricordare come tenace propugnatore dell’assistenza ai feriti di guerra, senza nulla togliere a Dunant scontato fondatore della Croce Rossa.
Pagò le sue idee con l’arresto di un anno quando, durante l’assedio di Messina del 1848, si rifiutò di obbedire al comando del generale Filangieri che aveva ordinato di non rispiarmare i feriti sul campo.
 
Seguirono anni di persecuzione ma continuò a perseguire nelle sue idee, rafforzato da ciò che poteva vedere sui campi di battaglia, cercando di ottenere un miglioramento nell’assistenza sanitaria delle truppe; le sue parole rimasero però inascoltate.
I tempi forse non erano ancora maturi per un’idea così nobile !
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Quando nel 1864 grazie all’opera di Dunant venne indetta la conferenza di Ginevra per dar vita ad una istituzione permanente, il nostro Palasciano fu del tutto ignorato. A nulla valsero i suoi sforzi tesi a rivendicare quanto da tempo aveva propugnato, ma nonostante ciò mai fece mancare il suo appoggio alla nuova  iniziativa.
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Ricordiamo che fu sua l’idea di estendere la convenzione anche ai feriti in mare, ma quando ciò fu recepito all’interno dei trattati non restò traccia della sua figura.
Ma come tutti gli uomini di grande intelletto ed animo generoso, non inveì, non protestò ma continuò per il resto dei suoi giorni a difendere e a propagandare il principio così tenacemente perseguito.

Victor Segalen : medico ma soprattutto scrittore

Il 20 gennaio 1979, in evidente ritardo, le Poste Francesi mettono in vendita un francobollo per onorare Victor Segalen ( 1878-1919 ) nel centenario della sua nascita.

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Segalen nasce a Brest nel 1878 e come giovane medico si imbarca e compie un primo viaggio intorno al globo; lo ritroviamo poi in Oceania nelle operazioni di soccorso alle vittime del ciclone ” Touamotou “.
Poi con la nave “Durance”, riprodotta sullo sfondo del francobollo, raggiunge Tahiti e visita le isole Marchesi, appena dopo la morte del pittore Gauguin.
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Qui inizia a scrivere una serie di articoli sul grande pittore che invia al giornale “Mercure de France” e che saranno di ispirazione alla sua prima opera ” Le immemoraux “.
Il francobollo riporta anche l’immagine di una pagoda che ci ricorda anche i suoi viaggi in Cina e il suo amore per questa civiltà e la sua archeologia.
Ritornato in patria presta servizio sanitario a Brest ma presto viene rinviato a Nanchino per motivi bellici.
Rientra infine nella sua Bretagna e qui muore improvvisamente, appena quarantunenne.
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Claude Debussy, a lui legato da profonda amicizia, gli dedica l’opera rimasta incompiuta per l’improvvisa morte del compositore, ” Orphee Roi “; in essa  il grande musicista tratteggia con la musica l’atmosfera presente nelle opere di Segalen.
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La pianta di Vallisneri

Antonio Vallisneri nasce il 3 maggio 1661 in provincia di Modena. Intraprende gli studi medici a Bologna sotto la guida di Malpighi e si laurea nel 1685. I suoi studi trattano di Anatomia, Botanica e Storia Naturale.
Viene chiamato nel 1700 presso l’Università di Padova come profesore straordinario di medicina ma ben presto si trova in disaccordo con i colleghi anziani a causa del suo innovativo metodo di insegnamento dell’anatomia. Declina diversi incarichi importanti tra cui quello di Archiatra papale e di titolare della disciplina anatomica a Torino. Muore all’età di 69 anni per una forma atipica di pleurite.
A questo punto ci aspetteremmo che la nostra pianta faccia parte della numerosa famiglia delle piante medicinali, ma così non è. Il botanico Pierantonio Micheli per onorare la figura di Vallisneri dà, ad un genere di piante acquatiche da lui individuate e studiate, il nome di Vallisneria Spiralis e Vallisneria Gigantea.
La pianta la vediamo ritratta su un francobollo della Romania del 1966, facente parte di una serie dedicata alle piante acquatiche.
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Cresce in acque lente e stagnanti; ha foglie nastriformi e minuti fiori. I fiori femminili quando sono pronti per la impollinazione raggiungono la superficie sorretti da un lungo peduncolo e galleggiano finchè non vengono in contatto con quelli maschili. Terminata l’operazione la pianta ritorna sott’acqua.